Le 2 sezioni, composte da 5 velivoli ognuna, la prima condotta dal capo formazione, Pony 1, e la seconda dal 1° fanalino Pony 6, effettuano il primo ricongiungimento componendo la formazione a “doppio cuneo” da 10 velivoli.

Si entra nel vivo della parte iniziale delle esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Siete pronti ad alzarvi in piedi e a cantare sulle note del nostro emozionante inno nazionale?

La prima ed unica manovra acrobatica del programma in cui tutti e dieci gli MB.339PAN sono all’interno della formazione.

La prima ed unica separazione in cui la formazione si divide in 3 sezioni: il solista, 5 MB.339PAN a sinistra e 4 a destra.

Dopo l’incrocio del “Cardioide” le sezioni salgono a “bastone” per poi completare il primo ricongiungimento del programma; gli occhi sono tutti rivolti al solista che effettua la prima figura del suo repertorio: una spettacolare alternanza tra volo a coltello e volo rovescio!

Una rotazione lungo l’asse eseguita con una traiettoria a spirale dal diamante di 9 velivoli. Poi il “rovescio-dritto-rovescio” del solista ci mostrerà le prestazioni “a testa in giù” del velivolo MB.339PAN.

Verde, bianco e rosso della nostra bandiera: sono i colori del “Ventaglio” seguito dall’“Apollo 313” che prevede la separazione delle sezioni a ricordare il distacco di due moduli lunari.

Il solista esegue la sua “serie di Tonneau” mentre la formazione si prepara ad eseguire la manovra simbolo della passione di tutti gli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare: il “Cuore”!

È la volta della “Schneider” positiva, manovra durante la quale il solista a bordo dell’MB.339PAN esercita sul seggiolino una forza pari a 7 volte il suo peso mentre disegna un cerchio di fumo bianco perfetto; poi rovescio e su con il suo “Pull-Up” a 3 G negativi.

La formazione delle Frecce Tricolori vi presenta Pony 4 e Pony 5: i due gregari esterni ruotano simmetricamente con i loro fumi bianchi e si posizionano in seconda ala in coda alla formazione per disegnare una nuova configurazione.

Un bel “calice”, magari di vino italiano, è quello che ci vuole in una serata estiva come questa. Se poi è a 4000 piedi di altezza dal terreno come la manovra delle Frecce Tricolori è ancora meglio!

L’eleganza e la bellezza del “Tonneau a cigno”, lenta rotazione intorno all’asse longitudinale in cui la formazione disegna un tonneau destro come fosse un unico velivolo lungo 70 metri; dopo la maestosità del cigno, la potenza dalla virata “Schneider” negativa del solista!

Signore e Signori, la figura dell’“Arizona”: la formazione, a triangolo rovesciato, sale con il tricolore prima della spettacolare apertura di questa manovra storica delle Frecce Tricolori, dedicata al luogo di ritrovo dei pionieri dell’acrobazia aerea italiana degli anni Venti.

Mentre la formazione è impegnata nel ricongiungimento dopo l’incrocio della manovra dell’“Arizona”, in basso, sull’orizzonte si intravede il solista che, con il suo fumo bianco, inizia a salire in verticale verso il cielo. La velocità diminuisce gradualmente fino a quando la forza di gravità ha la meglio sulla spinta del motore.

È il turno della figura più giovane del repertorio delle Frecce Tricolori, presentata per la prima volta nel luglio del 2015 e battezzata qualche mese dopo a Rivolto durante l’evento del 55° anniversario della Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Il velivolo MB.339PAN delle Frecce Tricolori è uno dei pochi jet capaci di eseguire una manovra del genere, solitamente riservata ai velivoli ad elica.

L’attenzione torna sulla formazione che si sta preparando per una delle manovre più conosciute del repertorio delle Frecce Tricolori. Il Maggiore Stefano Vit è pronto a guidare questo “Doppio Tonneau” seguito da un nuovo cambio di configurazione che vede i 9 MB.339PAN comporre una piramide che sale fino a 4500 piedi.

La formazione, seguendo gli ordini del leader, esegue la spettacolare apertura della “Bomba”. Siete letteralmente circondati dalle Frecce Tricolori che ora sono pronte all’inversione del volo e a puntare il centro della linea di manifestazione. 9 direzioni diverse, 3 livelli di separazione verticale, pronti per un incrocio mozzafiato!

I riflettori tornano a puntare il solista che mostra due manovre basiche dell’acrobazia aerea. Anche se non è il momento di atterrare, carrello esteso e configurazione di atterraggio per Pony 10. Eseguirà un Tonneau “a botte” e poi un looping per dimostrare le eccezionali caratteristiche dell’addestratore biposto MB.339PAN.

La formazione è pronta per eseguire la manovra che risponde ad una delle domande più ricorrenti: “Qual è la distanza in volo tra un velivolo e l’altro?”. Circa 2 metri di distanza per questo volo condotto interamente a vista dai piloti delle Frecce Tricolori. Contemporaneamente il solista entra in scena per eseguire la figura più celebre del suo repertorio: il “Volo Folle”.

La formazione si configura per la manovra Alona, l’ultima del programma, con cui le Frecce Tricolori stendono i colori della bandiera italiana seguendo le note della “Turandot” di Puccini interpretata da Luciano Pavarotti!